Quarta vittoria di fila per la Lazio e per la terza volta consecutiva i biancocelesti vincono 4 – 0. I ragazzi di Sarri, prolifici come sempre, mostrano quest’anno anche una grande solidità difensiva, con la migliore difesa del campionato insieme all’Atalanta (5 reti subite).
Sono i viola a rendersi pericolosi per primi, con Jovic e Ikonè, entrambi fermati dagli interventi di Provedel. All’11 la Lazio passa in vantaggio con l’ex Vecino che segna di testa su cross di Zaccagni. Al 20′ ancora Ikonè a rendersi pericoloso con una penetrazione in area, terminata con un violento tiro sull’esterno della rete. Al 25′ la Lazio trova nuovamente la via del gol, sempre con un colpo di testa ravvicinato, questa volta di Zaccagni su assist di Milinkovic-Savic. La gara vive di folate continue da una parte all’altra, su una ripartenza gli ospiti hanno una buona occasione con Vecino che dal limite calcia debolmente. Finale di tempo con la Fiorentina in modalità assedio: Mandragora colpisce la traversa dal limite, mentre ancora Provedel si esalta sul colpo di testa di Martinez Quarta. Italiano ricomincia la ripresa con Gonzalez al posto di Ikonè, comunque il migliore dei suoi nella prima frazione, e i viola premono sull’acceleratore. Il nuovo entrato ha subito un’occasione per calciare a rete con Provedel fuori dai pali, ma non riesce a colpire il pallone per il disturbo di un difensore biancoceleste. La Fiorentina aumenta il pressing, ma la squadra di Sarri punge nelle ripartenze, con Immobile che al volo di sinistro stampa la palla sulla traversa. Dopo un tentativo di Biraghi dalla distanza i biancocelesti dilagano nel finale, quando si scatena Immobile. Il centravanti prima serve a Luis Alberto l’assist che il fantasista concretizza con un destro a fil di palo, poi raccoglie la splendida imbeccata di tacco di Milinkovic-Savic e firma il poker spedendo il pallone sotto la traversa. La Lazio sale a 20 punti, dove aggancia il Milan e l’Udinese, prossima avversaria domenica prossima all’Olimpico in una sfida che si annuncia spettacolare.
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(Foto LaPresse)