LA JUNIOR TIM CUP A ROMA PER LA FINALE NAZIONALE

La capitale ospita l’ultimo atto della nona edizione del torneo oratoriale promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano che ha coinvolto in campo e fuori migliaia di ragazzi in tutta Italia. Martedì 10 maggio l’incontro al CONI con i vertici del calcio e dello sport italiano nell’incontro “Keep Racism Out”. Mercoledì mattina le sfide dirette e le semifinali. La finale all’Olimpico prima della finale di Coppa Italia Frecciarossa Juventus-Inter

La IX edizione “Junior TIM Cup – Keep Racism Out”, è giunta all’epilogo. Viaggiano dirette a Roma le 8 squadre finaliste del torneo giovanile di calcio a 7, promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano, che continua ad alimentare i sogni dei ragazzi e a portare i valori del calcio oratoriale sotto i riflettori del grande calcio.

L’edizione 2022 è stata ricca di partite ma caratterizzata dall’impegno a sostegno della campagna “Keep Racism Out”, messa in atto per garantire la parità di trattamento, la tutela dei diritti umani nel calcio e per tenere il razzismo fuori dagli stadi, sensibilizzando gli appassionati di calcio, sia nel mondo reale sia in quello virtuale, a combattere ogni forma di differenza o disuguaglianza. Sono state tantissime, infatti, le iniziative che hanno accompagnato i ragazzi degli oratori partecipanti, dagli striscioni realizzati contro il razzismo da ciascuna squadra, al “terzo tempo KRO”, un momento post partita che ha coinvolto le squadre con brevi riflessioni, passando per un decalogo che ciascuna squadra ha pensato tramite cui è possibile – secondo i ragazzi – “mettere in fuorigioco” il razzismo nel calcio e nella vita.

Domani, martedì 10 maggio, le squadre degli otto oratori vincitori dei tornei disputati nelle città dove si gioca la Serie A TIM, saranno accolti nel Salone d’Onore del CONI, dai vertici dello sport e del calcio italiano e dalle massime autorità del collaudato tridente Lega Serie A, TIM e CSI, promotore del grande torneo calcistico giovanile. Alle 17 avrà inizio l’incontro, intitolato “Keep Racism Out” che completerà il percorso di sensibilizzazione sui temi dell’antirazzismo, messi in campo. Non mancheranno testimonianze dirette dei protagonisti del mondo del calcio, racconti, storie, video significativi, interventi di esperti sui temi educativi e sull’uso consapevole dei social network.

GLI ORATORI PROTAGONISTI DELLA FASE FINALE

1. Oratorio San Giuseppe – Milano 2. Oratorio Curno – Bergamo 3. Oratorio San Pietro Orseolo – Venezia 4. Oratorio S. Eusebio – Genova 5. Parrocchia San Giuseppe Lavoratore – Bologna 6. Oratorio S. Andrea Corsini – Firenze 7. Oratorio San Pietro Assemini – Cagliari 8. Oratorio Don Guanella – Napoli

LA FINALE DEL TORNEO ALL’OLIMPICO

Le 8 squadre verranno divise in due gironi, sorteggiati martedì in serata al termine della riunione tecnica, composti da quattro formazioni ciascuno: il primo classificato di ogni girone accederà alla finale che assegnerà il trofeo finale del torneo. Le fasi di qualificazioni si giocheranno nella mattinata di mercoledì 11 maggio, presso il Salaria Village a Settebagni. Per la finale da sogno, si apriranno invece i cancelli dello Stadio Olimpico.

Alle ore 18.45 il fischio d’inizio della sfida conclusiva, 20 minuti decisivi al centro del manto erboso dello stadio romano, davanti al pubblico sugli spalti per la finale di Coppa Italia Frecciarossa Ju-ventus-Inter. Tutti i ragazzi protagonisti della fase finale potranno assistere in tribuna allo spettacolo calcistico. Per i primi classificati è prevista una medaglia d’oro, oltre alla Coppa della “Junior TIM Cup – Keep Racism Out”, quest’anno più che mai piena di valori: inclusione, fratellanza e aggre-gazione, a rafforzare ancora di più un’alleanza tra lo sport di base e quello di vertice.

IL SOSTEGNO DEGLI ORGANIZZATORI

Ad incoraggiare i giovani under 14 delle squadre finaliste, alla vigilia della trasferta nella capitale, per disputare la fase finale, sono arrivate importanti parole da parte dei tre soggetti organizzatori.

«La Junior TIM Cup è un evento che ci accompagna da molti anni e al quale teniamo sempre in modo particolare. In questa stagione abbiamo voluto dedicarla a un tema sociale ed educativo im-portante come la lotta contro il razzismo. Abbiamo coinvolto i ragazzi direttamente nella campagna “Keep Racism Out” al fine di sensibilizzare le generazioni più giovani sui temi del rispetto e della lotta alle discriminazioni – ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A -. È sempre uno spettacolo vedere questi ragazzi esprimere sul campo l’essenza del calcio, il gioco, e siamo estremamente contenti che dopo le restrizioni degli ultimi anni le finali del torneo possano essere disputate nuovamente nel meraviglioso palcoscenico dello stadio Olimpico di Roma».

«TIM con la Junior TIM Cup sostiene il progetto KEEP RACISM OUT per sensibilizzare i giovani sull’importanza dei valori sportivi, nel promuovere l’integrazione, nel contrastare il razzismo e tutte le discriminazioni – ha dichiarato Sandra Aitala, responsabile Brand Strategy, Media & Commer-cial Communication di TIM -. La Junior TIM CUP continua ad alimentare i sogni dei ragazzi e a garantire i valori del gioco oratoriale sotto i riflettori del calcio professionistico. TIM grazie a questa iniziativa prosegue il rapporto consolidato di collaborazione con Lega Serie A e CSI, iniziato 9 anni fa, che ha fatto dell’educazione e dello sport un connubio indivisibile».

Vittorio Bosio, presidente del CSI: «La Junior TIM Cup da nove anni fa sognare i nostri ragazzi d’ oratorio, e mai come in questa stagione, dopo una pandemia che ha isolato moltissimi giovani te-nendoli lontani dai campi di gioco e dagli amici, è stata utile e straordinario riproporla, con tanti incontri in tutta Italia, fino alla fantastica finale dell’Olimpico. Per questo ringrazio i nostri compagni di squadra, Lega Serie A e TIM, per aver creduto con forza in questo progetto, quest’anno condito parallelamente dal contrasto al razzismo e ad ogni forma di discriminazione sociale. Ci incoraggiano gli striscioni e la grande attenzione rivolta dai ragazzi e dagli educatori su temi a noi cari come la fratellanza, l’integrazione e l’accoglienza di tutti. Ci fa anche ben sperare per il benessere psicofisico futuro delle giovani promesse del calcio e non solo».

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