MOURINHO: “È STATA UNA PARTITA DIFFICILE, I 3 PUNTI SONO LA COSA PIÙ IMPORTANTE”

“Nei primi 20, 25 minuti del primo tempo abbiamo avuto non solo le occasioni per segnare, ma per chiudere la partita. Non lo abbiamo fatto e dopo abbiamo trovato una vera squadra”. 

Ecco cosa ha detto mister Mourinho dopo la vittoria casalinga con la Cremonese.

Avete giocato contro una squadra molto organizzata, che vi ha messo in difficoltà. È soddisfatto, non dico del risultato, ma della prestazione?

“Voglio ripartire da dove è partito lei: complimenti alla Cremonese. Ovviamente, nei primi 20, 25 minuti del primo tempo abbiamo avuto non solo le occasioni per segnare, ma per chiudere la partita.

Non lo abbiamo fatto e dopo abbiamo trovato una vera squadra, che oltre ad avere giocatori di qualità ha sicuramente un allenatore di qualità. Una squadra molto bene organizzata, con il suo stile, con la sua filosofia di gioco difensivo. E per noi non è stata una partita facile.

Faccio i complimenti anche all’arbitro, perché era una gara difficile, con l’intensità molto alta. Noi abbiamo fatto il sufficiente per chiudere il primo tempo. E quando poi tu non segni, e vieni da due giorni emotivamente difficili – anche oggi si avvertiva la tristezza, prima del match – e perdi un giocatore fondamentale come Nicolò, è dura. Quando non segni, non dico che subentri la paura di non vincere la partita, ma la pressione sì. 

Alla fine, negli ultimi 10, 15 minuti anche loro sono andati fortissimo, con i cambi, con gli attaccanti, il gioco diretto, da palla inattiva… È stata partita vera fino alla fine, ma in un campionato come questo i 3 punti sono le cosa più importante”.

Come si lavora su questo? Come si chiudono le partite?

“In tanti modi. Avremmo potuto chiuderla anche nei primi venti minuti. ma Radu ha fatto delle parate fantastiche. Anche noi abbiamo sbagliato. E quando le energie erano al top, e il campo stava benino – è stato benino per venti minuti, poi è diventato un campo di patate – ecco, in quel momento lì non l’abbiamo chiusa. E dopo è diventata difficile.

Abbiamo fatto il cambio Nicolò con El Shaarawy troppo presto, di solito lo avremmo fatto più tardi, per dare energia, intensità. Abbiamo chiuso la partita con Lorenzo, con Stephan, con Paulo, con Tammy in difficoltà fisica. Però bene così, la squadra difende bene, con grande concentrazione e anche con una qualità importante.

Abbiamo vinto due partite con i gol di due giocatori difensivi. E se mi domanda se questo mi preoccupi, rispondo di no, perché per Tammy, per Paulo e fra qualche tempo per Nicolò – perché resterà fuori per qualche tempo fuori – arriverà l’ora di segnare”. 

È preoccupato per l’infortunio di Zaniolo?

“Sono preoccupato, ma è la vita. Piangere non aiuta. Ovviamente, hai in testa delle strategie, diverse combinazioni per giocare, e poi ti trovi subito in una situazione in cui siamo pochi e abbiamo perso due giocatori importanti. Ma il calcio è così, può succedere, dobbiamo guardare avanti”.

Si aspetta un rinforzo importante, anche in mezzo al campo?

“In questo momento, tutti vogliono la stessa cosa. Ossia, lavorare per il bene del Club. Queste decisioni sono di competenza della Proprietà e del direttore (Tiago Pinto, ndr). Loro sanno perfettamente cosa mi piacerebbe avere e che queste ultime difficoltà di Zaniolo e Wijnaldum sono extra. Ma siamo tutti uniti e insieme troveremo la migliore soluzione possibile”.

(Foto LaPresse)

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